Vinicius Tobias, il calciatore ex Real Madrid si tatua il nome della figlia ma non è sua

È diventato rapidamente un meme, Vinicius Tobias, ex calciatore del Real Madrid, si tatua il nome della figlia ma non è sua.

La storia è finita sul web e ha creato grande curiosità e anche qualche battuta francamente fuoriluogo.

Vinicius Tobias cosa accade?
Vinicius Tobias e il tatuaggio della figlia non sua (Instagram @vinitobias) UnioneInquiliniRoma.it

Tobias non vedeva l’ora di diventare padre, così ha deciso di tatuarsi il nome della figlia che stava per nascere, Maite, ancor prima del parto. Doveva essere un gesto d’amore verso la figlia e la sua amata. Ha poi scoperto che la bambina non era biologicamente sua dal test del Dna. L’ormai ex compagna, Ingrid Lima, ha confessato proprio questa storia lasciando tutti senza parole.

Pare che lui e l’influencer brasiliana si erano allontanati per un periodo e avevano avuto altre frequentazioni per poi tornare insieme. Trascorso un po’ di tempo insieme la donna aveva scoperto di essere incinta. Questa ha specificato: “Abbiamo deciso di fare un test del Dna e scoperto che non era figlia sua. Ora lasciatelo in pace. Su mia richiesta non ha assistito al parto e gli ho chiesto di non pubblicare nulla. Ci siamo incontrati e abbiamo discusso con grande serenità la situazione. Gli auguro il meglio, sperando che possa continuare la sua vita in serenità”.

Chi è Vinicius Tobias?

Ma chi è Vinicius Tobias? Nato a San Paolo il 23 febbraio del 2004 ha compiuto quest’anno vent’anni. È un terzino destro che ha dimostrato di avere buoni margini di miglioramento anche se il suo percorso al momento non gli ha regalato ancora grandissime possibilità nonostante le maglie indossate.

Vinicius Tobias che accade
La storia assurda di Vinicius Tobias (Instagram @vinitobias) UnioneInquiliniRoma.it

Cresciuto nell’Internacional è arrivato in Europa il 16 gennaio del 2022 pagato 6 milioni di euro dal solito Shakhtar Donetsk anche in passato bravo a prendere calciatori verdeoro come per esempio Douglas Costa e William. Sembrava pronto al grande salto quando si era trasferito in prestito al Real Madrid.

I blancos ne avevano intuito le qualità, mandandolo a giocare nel Real Castilla, la squadra B, per farlo crescere e sperare di vederlo imporsi poi anche in prima squadra. Dopo due anni in prestito però il calciatore è tornato alla base senza riuscirsi a imporsi e tornando dunque in Ucraina.

Quest’anno è partito forte completando due assist in 3 partite in campionato e giocando 49 minuti in Champions League. Ancora giovane potrà dare molto al calcio se riuscirà a mettersi alle spalle questa storia complicata che potrebbe colpirlo soprattutto dal punto di vista delle emozioni in un momento da affrontare davvero difficile e senza ritorno.

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