È in crescita il numero di persone che stanno effettuando la vaso espansione della caldaia, procedura che può rivelarsi efficiente e in grado di garantire risparmi importanti.
Siamo ormai entrati nella fase cruciale dell’autunno, per questo non si può prescindere dal riscaldamento, indispensabile sia nelle case sia nelle aziende per creare un ambiente confortevole per tutti. Avere un impianto efficiente risulta essere determinante, non solo per ottenere la temperatura che si desidera, ma anche per evitare salassi in bolletta, che non possono che essere indesiderati. È proprio per questo che prima dell’arrivo del periodo più freddo dell’anno diventa fondamentale effettuare un controllo alla caldaia, così da avere la garanzia che funzioni regolarmente, senza intoppi di alcun tipo.
Non ci si dovrebbe mai dimenticare quindi di eseguire la manutenzione periodica, richiesta anche per legge, con cadenza biennale, volta a verificare lo stato dell’impianto il livello di sicurezza, in modo tale da ridurre la possibilità di andare incontro non solo a guasti, ma anche a incendi di forte intensità. In un’ottica di risparmio può essere inoltre utile effettuare la vaso espansione della caldaia, procedura che sta diventando sempre più diffusa.
Non hai inserito il vaso espansione della caldaia? Non perdere tempo
In genere una volta verificato il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento ci si sente tranquilli e non si teme di andare incontro a grandi problemi. Non è detto ovviamente che questo possa accadere, i guasti nel corso della stagione possono sempre verificarsi, anche in modo inaspettato.
Nella fase che precede l’accensione dei termosifoni sarebbe però consigliabile effettuare un’operazione che può essere provvidenziale per rendere tutto più funzionale ed efficiente. Il riferimento è all’inserimento del vaso espansione della caldaia, dispositivo messo vicino alla caldaia stessa e composto da un contenitore metallico diviso in due sezioni da una membrana elastica. In un lato si trova il liquido dell’impianto, dall’altro c’è un gas inerte, solitamente azoto o aria compressa. Il suo funzionamento è davvero semplice: quando l’acqua presente nell’impianto si riscalda il suo volume aumenta, con un conseguente rialzo della pressione. È proprio compito del vaso espansione della caldaia assorbire questa pressione, così che non si registri un livello di pressione che potrebbe essere pericoloso per chi vive in casa.
A lungo andare superare il livello di pressione ritenuto “normale” può rivelarsi pericoloso e avere conseguenze che sarebbe bene evitare. C’è infatti la possibilità di generare danni alle tubature, ma anche la caldaia stessa potrebbe rompersi, costringendo alla sostituzione. Se questo accade in una giornata fredda sarà inevitabile vivere ore di disagio, oltre a dover mettere mano al portafoglio per una spesa che non è sempre così bassa.
L’inserimento del vaso espansione della caldaia potrebbe rivelarsi costoso all’inizio, ma con il trascorrere del tempo l’investimento potrebbe essere del tutto ripagato. Si riduce infatti la possibilità di intervenire con interventi di manutenzione frequenti (al di là di quelli previsti per legge), oltre a garantire un risparmio energetico in bolletta. Se si vuole che questo elemento possa durare sarebbe consigliabile dotarsi di un manometro per verificare il livello di pressione dell’acqua, questa non dovrebbe andare oltre i limiti consigliati (tra 1.5 e 2 bar). Il dato può essere sistemato in autonomia grazie allo specifico rubinetto, che è solitamente presente in basso.