I vinili sono degli splendidi oggetti d’arredamento e prezioso memento del passato, ma hanno anche un valore meramente economico che in alcuni casi può superare persino quello affettivo: se possedete questi siete fortunati.
Nessuno inizia una collezione di dischi in vinile pensando a quanto possa fargli guadagnare in futuro. Chi è appassionato di musica e comincia a collezionare questi meravigliosi oggetti lo fa per gusto estetico – dato che le copertine sono spesso delle vere e proprie opere d’arte – per affezione nei confronti di un artista o di alcuni brani e soprattutto per la qualità del sonoro.
Oggi abbiamo una tecnologia strepitosa, in grado di replicare quasi ogni aspetto del supporto fisico, tuttavia c’è una differenza chiara nella tipologia di suono se si mette a confronto una copia fisica prodotta da un lettore dischi e la stessa versione del brano o dell’album riprodotta da un file audio.
Chi colleziona dischi in vinile, dunque, lo fa per piacere personale e l’ultima cosa a cui pensa è quella di potersi separare da quelle reliquie che hanno un valore astratto ben più alto di quello economico. Tuttavia il mondo è ormai arrivato al completamento della transizione al digitale ed è sempre più difficile non solo trovare di dischi (anche in formato CD, DVD, Blu-Ray) e sono ancora più rari i lettori di questi supporti fisici.
Ciò significa che il numero di questi oggetti diventa sempre più limitato e che quelli presenti sul mercato acquisiscono sempre più valore. In un tale scenario è logico contemplare anche l’aspetto economico e sarebbe un grave errore non farlo, poiché potreste avere per le mani un disco il cui valore è davvero molto importante.
Di seguito vi faremo una mini lista di quelli che sono i vinili che hanno oggi il valore maggiore sul mercato collezionistico. Il primo è un disco noto per fattori differenti dalla qualità della musica: si tratta di ‘The Black Album’ di Prince, disco registrato nel 1987. Questo album ha una storia particolare, visto che l’artista ritenne ad un certo punto che fosse “dannato” e in preda ad un attacco di superstizione decise di fare un rogo di tutte le copie.
Per fortuna un operaio dello stabilimento in cui vennero stampare le copie dell’album “malvagio” riuscì a metterne in salvo alcune prima che le fiamme compissero il loro scopo. Oggi quelle copie vengono vendute a peso d’oro e per averne una potreste dover sborsare ben 25mila euro.
Il secondo esemplare che vi proponiamo è il più recente del lotto, si tratta di ‘Choose Your Weapon’ dell’artista britannico Scaramanga Silk (2020). La versione in vinile venne prodotta in 20 copie numerate e una di queste è stata venduta di recente alla bellezza di 41mila sterline (48.708 euro).
Passiamo adesso alle rarità storiche e per primo non possiamo che mettere ‘That’ll Be the Day / In Spite of All the Danger’ (1958), album a lungo ritenuto scomparso dei The Quarryman, ovvero la band di McCartney e Lennon prima di entrare a far parte dei Beatles. Uno di questi vinili vale la bellezza di 200mila sterline (237.600 euro).
Ancora più fortunati sono i possessori di ‘Double Fantasy’ di John Lennon e Yoko Ono. Qualsiasi copia di questo vinile vale tantissimo, ma una particolare si ritiene che sia stata firmata dall’artista britannico poco prima di essere assassinato e proprio questo dettaglio ha fatto schizzare la sua valutazione a 900mila euro.
Si chiude con ‘Blowin’ in the Wind’ di Bob Dylan. Pensate che una copia di questo singolo è stata venduta all’asta alla bellezza di 1.8 milioni di dollari (1.654.487,80 euro).
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