A breve cambierà anno ma rimarrà l’esigenza di ristrutturare casa. Vediamo quali saranno i Bonus di cui approfittare.
Quando arriva il momento di ristrutturare casa le famiglie sanno che dovranno spendere cifre ingenti. Possono, però, recuperare parte della spesa attraverso i Bonus edili. Quali saranno le condizioni nel 2025?
Se la casa grida aiuto bisogna rispondere e ristrutturare. Muri umidi, crepe, spifferi, perdite d’acqua, sono tanti i campanelli d’allarme che avvisano della necessità di una ristrutturazione. I rattoppo momentanei sono utili ma fino ad un certo punto. Si penserà di risparmiare ma in realtà si staranno perdendo soldi senza risolvere il problema che puntualmente si ripresenterà. Una casa vecchia e non più confortevole, dunque, deve essere riportata all’originario splendore e sicuramente dovrà anche essere riqualificata dal punto di vista energetico.
Qui arriviamo ad un altro motivo per cui la ristrutturazione potrebbe essere necessaria. Conoscete la Direttiva Case Green dell’Unione Europea? Prevede la riduzione dei consumi del 16% entro il 2030 e del 20/22% entro il 2035. Significa dover sostituire gli infissi, installare nuove caldaie a condensazione, pannelli solari, mettere il cappotto termico. L’abitazione dovrà arrivare in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033 altrimenti perderà fino al 40% e più del suo valore. Si dovranno spendere tanti soldi (che non si hanno) da recuperare in parte e nel tempo con i Bonus edili.
La Manovra 2025 non ha confermato il Bonus verde. Gli altri Bonus edili, invece, sono stati prorogati ma con variazioni significative soprattutto per alcuni cittadini. Ricordate “niente più Bonus a pioggia” della Premier Meloni? Alcuni paletti di accesso alle misure sono diventati più ristrettivi. Iniziamo dal Bonus ristrutturazione con detrazione del 50% e tetto di spesa massimo 96 mila euro.
Permetterà anche nel 2025 di effettuare lavori di manutenzione ordinaria/straordinaria, restauro, risanamento conservativo a queste condizioni ma solo per le prime abitazioni. Per le seconde case il limite rimarrà di 96 mila euro nel 2025 ma l’aliquota scenderà al 36%. Nel 2026 e 2027, poi, anche per le prime case la detrazione scenderà al 36% mentre per le seconde case al 30% con spesa massima 48 mila euro.
Confermato l’Ecobonus per interventi di efficientamento energetico (isolamento termico, sostituzione della caldaia…) con detrazioni dal 50 al 65% e limiti di spesa diversi in base all’intervento effettuato. Nel 2026 e nel 2027 la detrazione per le abitazioni principali scenderà al 36% mentre per le seconde case già nel 2025 l’aliquota sarà del 36% per poi scendere al 30% nel 2026 e 2027. Sarà consentito associare l’Ecobonus al Conto Termico, altra misura confermata, a condizione che i Bonus si richiedano per interventi differenti su uno stesso immobile.
Ad esempio si potrà sfruttare l’Ecobonus per il cappotto termico e il Conto Termico per installare una nuova caldaia ad alta efficienza. Nel 2025 ci sarà anche il Sismabonus con detrazione del 36% per le spese dell’anno e del 30% per le spese del 2026 e 2027 con riferimento alle seconde case. Le abitazioni principali, invece, potranno ancora contare sull’aliquota del 50% nel 2025 e del 36% nei due anni successivi. Il limite di spesa rimarrà di 96 mila euro. Concludiamo ricordando che per l’ufficialità di tutte queste novità bisognerà attendere la pubblicazione della Legge di Bilancio che dovrebbe arrivare tra poche settimane, prima della fine di dicembre.
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