Bisogna approfittare subito del Superbonus. C’è un’ultima importante possibilità di risparmio prima delle novità 2025.
Nel 2025 il Superbonus continuerà ad essere tra i Bonus edili attivi ma con caratteristiche differenti rispetto a quelle oggi note. Bisogna decidere subito come agire prima di ritrovarsi pentiti e senza la possibilità di recuperare parte della spesa dei lavori di ristrutturazione.
Se volete procedere con lavori di riqualificazione energetica o con la messa in sicurezza degli edifici dovete prendere velocemente una decisione. Il Superbonus, misura tanto discussa fin dalla sua attivazione quasi cinque anni fa, sta arrivando al capolinea. La struttura di questo Bonus edile non ha mai convinto pienamente e ha creato problemi sia al Governo che ai cittadini. Le famiglie che sono riuscite a ristrutturare casa con l’aliquota del 110% senza incorrere in problematiche devono considerarsi molto fortunate.
Tante altre si sono ritrovate a dover pagare tutti gli interventi di tasca propria o con palazzi ristrutturati a metà. Problemi anche per le ditte a causa della cessione del credito e dello sconto in fattura, contestazioni continue per le modifiche che si succedevano nel tempo con una celerità inaspettata e poi lo stop alla cessione e allo sconto con la detrazione come unica possibilità di recupero della spesa. L’aliquota negli anni è scesa contribuendo a far diventare il Superbonus sempre meno conveniente e, dunque, meno appetibile per le famiglie che hanno dirottato verso altri Bonus edili, più chiari e meno “pericolosi”.
Il Superbonus nel 2025, nuova aliquota mentre si avvia alla conclusione
Il Superbonus continua a cambiare in peggio. Ad oggi l’aliquota della detrazione è piuttosto vantaggiosa, 75%, ma nel 2025 scenderà fino al 65%. Una variazione già prevista dal Governo che metterà in difficoltà le famiglie desiderose di riqualificare l’abitazione dal punto di vista energetico per ridurre consumi ed emissioni inquinanti (come previsto dalla Direttiva Case Green dell’Unione Europea). La Legge di Bilancio aggrava la posizione del Superbonus con ulteriori novità poco piacevoli per i cittadini.
Nello specifico la Manovra 2025 introdurrà criteri più stringenti per l’accesso alla misura. Diminuiranno le spese ammesse all’agevolazione. Gli interventi rientranti nel Superbonus dovranno rispettare, infatti, particolari condizioni in base alla tipologia e al soggetto richiedente. Si dovranno rispettare specifiche tempistiche o sarà esclusione della detrazione. Nel 2025, dunque, per gli interventi in immobili non condominiali sarà richiesto che entro il 15 ottobre 2024 sia stata presentata la CILA – Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata.
Per i lavori in condominio la data del 15 ottobre sarà il termine ultimo non solo per l’invio della CILA ma anche per l’approvazione della delibera assembleare che autorizza gli interventi sull’edificio. Per quanto riguarda la demolizione e ricostruzione entro il 15 ottobre dovrà essere stata presentata l’istanza per il titolo abilitativo attestante l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori. Lo scorso 15 ottobre, dunque, farà da linea temporale limite che determinerà l’accesso o meno al Superbonus nel 2025. Molte famiglie rimarranno escluse dalla misura a meno che degli emendamenti non introducano cambiamenti all’ultimo minuto. Si avranno certezze solo quando la Legge di Bilancio 2025 sarà pubblicata ufficialmente entro fine dicembre.