Un gruppo di inquilini ha deciso di non pagare più le spese condominiali: ecco cosa sta accadendo e perché.
Le spese condominiali rappresentano uno dei principali costi che gravano sui proprietari e, in alcuni casi, anche sugli inquilini di appartamenti situati in condomini. Si tratta di una voce di spesa essenziale per garantire la manutenzione e il buon funzionamento delle parti comuni di un edificio.
Le spese condominiali includono tutti i costi legati alla gestione e alla manutenzione delle parti comuni di un condominio. Tra queste troviamo, ad esempio:
- Spese ordinarie: comprendono i costi di pulizia delle scale, manutenzione dell’ascensore, energia elettrica per l’illuminazione delle aree comuni, giardinaggio e smaltimento dei rifiuti.
- Spese straordinarie: riguardano interventi occasionali e di maggiore entità, come il rifacimento del tetto, la ristrutturazione delle facciate o l’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento.
Le spese vengono suddivise tra i condomini in base alle tabelle millesimali, che stabiliscono la quota spettante a ciascuna unità immobiliare in funzione delle dimensioni e del valore dell’appartamento.
Chi deve pagare le spese condominiali
In generale, il pagamento delle spese condominiali spetta al proprietario dell’immobile. Però in caso di locazione, le parti possono accordarsi affinché alcune spese ordinarie vengano sostenute dall’inquilino.
È importante sottolineare che le spese ordinarie possono essere a carico dell’inquilino, se previsto nel contratto di affitto, ma le spese straordinarie restano sempre di competenza del proprietario.
Nel caso di mancato pagamento delle spese condominiali, l’amministratore del condominio può intraprendere azioni legali contro il condomino moroso, come il pignoramento dei beni.
A cosa servono le spese condominiali
Il denaro raccolto attraverso le spese condominiali è fondamentale per garantire il corretto funzionamento dell’edificio e preservarne il valore. Questi fondi servono per:
- Garantire la sicurezza degli impianti comuni, come ascensori e caldaie centralizzate.
- Mantenere pulite e decorose le aree condivise.
- Affrontare eventuali emergenze, come riparazioni impreviste o interventi richiesti dalla normativa vigente.
Ovviamente tutte le spese vanno rendicontate, la trasparenza nella gestione di queste risorse è fondamentale e spetta all’amministratore del condominio rendere conto ai condomini di come vengono spesi i fondi raccolti.
Il caso degli inquilini Aler a San Polo: “Non paghiamo le spese condominiali”
A Brescia, nel quartiere San Polo, si è sollevato un caso che mette in discussione il rapporto tra il diritto alla casa e la responsabilità di sostenere i costi condominiali. Gli inquilini degli alloggi popolari gestiti dall’Aler (Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale) hanno deciso di sospendere il pagamento delle spese condominiali.
Questa protesta è nata dal malcontento generale per le condizioni degli edifici. Gli inquilini lamentano una gestione inadeguata degli spazi comuni e degli impianti. Tra le criticità segnalate, emergono problemi strutturali non risolti, scarsa pulizia e manutenzione delle aree comuni, e un senso generale di abbandono.
Secondo i residenti, il pagamento delle spese condominiali non corrisponde a un miglioramento effettivo dei servizi, motivo per cui hanno deciso di non versare più quanto richiesto. Questa decisione, pur comprensibile in termini di malcontento, potrebbe comportare conseguenze legali e ulteriori tensioni con l’Aler.
Dal canto suo, l’Aler ha ribadito che le spese condominiali sono indispensabili per il mantenimento degli edifici, senza questi fondi, la gestione degli alloggi diventa insostenibile, e i disservizi rischiano di peggiorare ulteriormente.
Gli inquilini degli alloggi hanno però sottolineato che i lavori negli edifici sarebbero dovuti iniziare a settembre, dunque i fondi ci sarebbero, sarebbero invece le promesse di Aler a non essere state rispettate.