Il modo in cui si tiene il cane in giardino è più importante di quanto si pensi. Il rischio è di andare in prigione e pagare 30.000€: ecco qual è il motivo.
C’è una cura del cane importante per la sua sopravvivenza e il suo benessere, questo perché ogni cucciolo ha delle proprie esigenze che i padroni devono conoscere e rispettare. Per questo motivo è fondamentale avere un minimo di competenza prima di adottare un amico a quattro zampe, per evitare di fare errori.
Prendersi cura di un cane implica attenzione e impegno costante. In generale, è molto importante garantire una sana alimentazione, nonché incoraggiare la socializzazione e l’attività fisica. È fondamentale inoltre offrire cure veterinarie e controlli costanti per monitorare la loro salute e migliorare la loro qualità di vita.
Nel caso in cui il cane vive in spazi aperti o in abitazioni che si trovato al di fuori della città, è necessario assicurarsi di tenere sotto controllo costante i movimenti. Nello specifico, la normativa prevede la prigione o una multa salata per chi tiene l’animale in condizioni non idonee, ovvero incompatibili con le sue caratteristiche.
Cane in giardino, sanzioni pesanti per chi commette il reato di maltrattamento
A mettere in chiaro le cose in merito al benessere degli animali è stata la Cassazione, la quale ha percepito come reato di maltrattamenti quella condotta da parte dei padroni che tengano il cane in condizioni incompatibili con le sue caratteristiche. Parliamo, ad esempio, di cani che sono tenuti legati con una catena in un piccolo spazio di soli 120 cm senza né acqua e né cibo.
Entrando nel dettaglio, la Cassazione ha spiegato che tutti coloro che cagionano senza necessità o per crudeltà una lesione a un cane o qualsiasi animale, sottoponendolo a sevizie, comportamenti, fatiche o lavori insopportabili per le sue capacità sono puniti pesantemente con la reclusione di diversi mesi oppure da una multa di migliaia di euro.
La normativa prevede a tutte queste persone che commettono tali reati sugli animali una reclusione da 3 a 18 mesi o con una multa da 5.000 a 30.000 euro. La stessa punizione viene applicata a tutti coloro che somministrano agli animali delle sostanze stupefacenti o vietate per legge, in pratica li sottopone a dei trattamenti che potrebbero essere lesivi e quindi procurargli un danno alla salute.
Bisogna aggiungere che la pena aumenta della metà nel caso in cui da questi fatti deriva la morte dell’animale. Questo vuol dire che la reclusione potrebbe andare da 6 a 36 mesi, così come la multa potrebbe andare da 10.000 a 60.000 euro. Poi ogni caso è diverso dall’altro.