Acquistare un immobile gravato da pignoramento, è possibile procedere? Vediamo che cosa dice la legge al riguardo.
Acquistare un immobile, una casa o un altro locale che sia, è sempre un impegno cospicuo. Non solo in termini economici, ma anche fiscali e amministrativi con una serie di procedure da seguire e di norme da rispettare. Una buona condotta prima di procedere è di verificare la situazione catastale del bene che interessa.
Con una visura catastale, che ormai si ottiene con estrema facilità con la digitalizzazione dei servizi, si può controllare che l’immobile sia gravato o meno da pignoramento o ipoteca. L’Agenzia delle Entrate attraverso il suo Ufficio Registri può fornire tutte le informazioni necessarie. Ma cosa succede se si scopre che il bene da acquistare ha un pignoramento registrato?
Per prima cosa occorre comprendere cosa si intende per pignoramento. Si tratta di un atto con cui una persona, al fine di ottenere il pagamento di un credito, chiede al tribunale di bloccare un bene del debitore e sottoporre il bene medesimo ad asta giudiziaria. In questo modo con il ricavato della vendita del bene al miglior offerente, il creditore ottiene la somma che gli spetta.
Con pignoramento di intende sia tutta la procedura di esecuzione forzata, quanto l’atto con cui inizia la stessa esecuzione forzata, dopo notifica al debitore. Questo elemento è importante perché secondo il codice civile non sono valide le compravendite di un immobile, casa, locale che sia, a procedimento di pignoramento già iniziato. Quindi se dalla visura del bene da acquistare emerge un pignoramento, la compravendita non è possibile.
Esistono però delle eccezioni. L’acquisto di una casa su cui risulta trascritto (registrato) un pignoramento è possibile partecipando all’asta e comprando la casa. Il trasferimento del bene comporta la cancellazione della trascrizione di pignoramento. Oppure l’acquirente può accordarsi con venditore e creditore prima che avvenga l’asta giudiziaria.
Significa che l’acquirente, il venditore-debitore e il creditore-procedente al pignoramento si accordano dinanzi a un notaio. Con il pagamento dell’immobile, il creditore rinuncia al procedimento con istanza presentata al tribunale, così che il giudice liberi l’immobile dal pignoramento. Questa modalità si ha quando il venditore-debitore rintraccia un terzo che offre una cifra maggiore rispetto a quella ricavabile dall’asta.
Si tratta quindi di una modalità che richiede particolare attenzione e l’acquirente deve tutelarsi per evitare problemi, attraverso una visura, un contratto preliminare con clausole di tutela, una consulenza con professionista, ricordando sempre che il creditore non rinuncia la pignoramento, l’acquirente potrebbe perdere il bene.
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