Congedo straordinario, un diritto dei lavoratori in condizioni di invalidità superiore al 50%. Un’agevolazione da conoscere.
La normativa un vigore riconosce ai lavoratori in condizioni di invalidità delle specifihe e dettagliate agevolazioni in ambito professionale. Ciò consente una partecipazione maggiore alle attività produttive, pur nel rispetto e nella tutela delle condizioni di salute della persona. Si riconosce il diritto della persona invalida a partecipare alla vita sociale e all’autonomia economica, mediante l’attività lavorativa.
Tuttavia si stabiliscono delle misure che ne tutelano l’inclusione e l’inserimento nel mondo lavorativo, nel rispetto delle condizioni psico-fisiche del soggetto. In questo modo la persona con invalidità partecipa alle attività produttive, partendo dalle proprie possibilità e caratteristiche. Queste opportunità, dalle liste mirate ai permessi, sono garantiti dalla legge, ma spesso non sono conosciute appieno.
La legge attribuisce delle particolari agevolazioni in base alla percentuale di invalidità del lavoratore. L’invalidità civile è riconosciuta quando la persona a causa di una menomazione fisica o psichica ha una riduzione della capacità di svolgere le attività di tutti i giorni, sia in ambito lavorativo che personale.
La gravità della menomazione è l’elemento su cui la Commissione medica stabilisce la percentuale di invalidità in una forbice che va dal 33 per cento, la soglia minima per il riconoscimento, fino al 100 per cento, il tetto massimo con l’invalidità totale. Inoltre bisogna sempre ricordare che esiste una distinzione molto importante tra invalidità temporanea e permanente.
Nel primo caso vi è una riduzione temporanea delle capacità della persona, per esempio con un incidente sul lavoro. Nel secondo la compromissione delle capacità è persistente nel tempo e irrimediabile. Questi elementi servono a comprendere le varie prestazioni pensate per le diverse percentuali di invalidità. Una delle possibilità offerte dalla legge riguarda le persone con invalidità minima del 50%.
Si tratta di una prestazione poso conosciuta, ma che riveste una grande importanza nella tutela dei per i lavoratori invalidi. Si tratta del congedo straordinario per cure stabilito dal decreto legislativo numero 119 del 2011. Questa norma concede ai lavoratori invalidi almeno al 50% la possibilità di fruire nel corso dell’anno solare di 30 giorni di assenze dal lavoro, da aggiungere a quelle per malattia.
Il congedo serve per sottoporsi a trattamenti sanitari, di riabilitazione, a interventi non rinviabili e necessari connessi all’invalidità riconosciuta. Il lavoratore deve presentare una domanda al datore di lavoro per l’autorizzazione al congedo, mantenendo l’occupazione durante il periodo di cura, con la retribuzione stabilita per le assenze in caso di malattia.
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