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Attualitá

Ricetta elettronica dal medico di famiglia, la rivoluzione inizia nel 2025 e spaventa tutti

Prepariamoci ad una rivoluzione mai vista prima sul fronte medico: una novità che riguarderà le ricette e che già spaventa tutti. Vediamo di cosa si tratta.

Quando parliamo di “medico di famiglia” forse chi non è più giovanissimo ricorderà la figura del dottore che veniva a fare visita persino a casa di sera per assicurarsi che i suoi pazienti stessero bene e da cui si poteva andare in studio senza prendere appuntamento.

Ricetta elettronica dal medico di famiglia, la rivoluzione inizia nel 2025 e spaventa tutti/unioneinquiliniroma.it

Tempi talmente lontani che sembrano il paleolitico. La figura del medico di famiglia, ultimamente “latita”: ce ne sono sempre meno, specialmente nei paesi piccoli e con pochi abitanti e, spesso, anche persone anziane sono costrette a fare km per poter avere una visita. Una situazione allarmante, insomma.

Del resto la situazione degli ospedali non è certo migliore: medici pagati “a gettone” assunti da cooperative. Le novità, però, non sono ancora finite. A partire da gennaio 2025 arriverà la ciliegina sulla torta e spariranno anche le ricette. Un passo verso il futuro? Un modo per rendere tutto più snello e veloce? Forse ma, intanto, milioni di cittadini sono già nel panico.

Ricetta elettronica: ecco cosa cambierà da gennaio

La novità che già aleggiava nell’aria da un po’ di tempo, prenderà forma a partire da gennaio 2025 quando il mondo della medicina “di base” subirà un’ulteriore svolta: addio per sempre alle ricette. I cittadini e, in particolare gli anziani, sono già molto preoccupati. Come potremo acquistare i farmaci senza ricette?

I cambiamenti fanno sempre paura: pensiamo al panico che abbiamo  provato nel lontano 2002, quando siamo passati dalla nostra moneta nazionale – la Lira – alla moneta unica europea, cioè l’euro. Eppure siamo sopravvissuti e sopravviveremo anche questa volta dopo un iniziale momento di confusione.

Ricetta elettronica: ecco cosa cambierà da gennaio/unioneinquiliniroma.it

Da gennaio -come riporta Il Corriere della Sera – spariranno definitivamente le ricette cartacee: le prescrizioni mediche saranno solo e unicamente in formato elettronico. Questo salto era già stato fatto per le ricette “rosse”, cioè quelle inerenti ai farmaci di fascia A, a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Da gennaio scompariranno anche le ricette cartacee bianche, quelle che riguardano i farmaci di fascia C, cioè quei farmaci che necessitano di prescrizione medica ma sono a spese del paziente.

Fino ad oggi, infatti, ricevevamo via mail o tramite messaggio sul cellulare solo le ricette rosse mentre per le ricette bianche dovevamo ancora recarci nello studio del nostro medico di base. Da gennaio, invece, questo passaggio non sarà più necessario: il medico ci comunicherà sempre via mail o tramite SMS anche le ricette bianche che potremo ritrovare anche direttamente all’interno del nostro Fascicolo sanitario personale.

I vantaggi di questa nuova modalità – come ha puntualizzato Filippo Anelli, presidente della Federazione dei Medici Chirurghi e odontoiatri – sono moltissimi. In primis la comodità, soprattutto per i pazienti anziani o in gravi condizioni di salute, di non doversi recare fino allo studio del medico. In secondo luogo la tracciabilità del percorso terapeutico di una persona.

In tal modo anche nel caso di cambio medico, quest’ultimo saprà già quali farmaci utilizza il paziente accedendo direttamente al suo Fascicolo sanitario. Sicuramente, tuttavia, questa “dematerializzazione” delle ricette potrebbe mettere in difficoltà chi ne ha più bisogno, cioè gli anziani che non sono così avvezzi all’uso di strumenti digitali.

Samanta Airoldi

Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.

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