L’applicazione del regolamento condominiale significa rischiare di prendere multe onerose a causa di comuni e banali errori.
Siete certi di conoscere la normativa che disciplina la vita in condominio? Il regolamento contiene tanti punti che spesso sono ignoti ai condomini con la conseguenza di una possibile inaspettata multa da migliaia di euro.
La vita in condominio è disciplinata da un rigido regolamento contenente tutte le norme riguardanti l’uso dei beni comuni, i diritti e i doveri dei proprietari degli appartamenti e degli inquilini in caso di affitto della casa. Sono numerosi i punti definiti dai regolamenti condominiali, dalla ripartizione delle spese al decoro del palazzo. Soprattutto quando si affrontano dei lavori di ristrutturazione si devono approfondire le direttive del condominio per non rischiare di essere multati o di spendere soldi inutilmente.
Una veranda non autorizzata, ad esempio, si potrebbe dover demolire immediatamente dopo la sua costruzione. E sapete che per ingrandire una finestra serve l’autorizzazione degli altri condomini? Così come volendo cambiare colore degli infissi scegliendo una tonalità differente da tutti gli altri serramenti. Insomma, la vita in condominio può essere complicata dal regolamento condominiale anche se lo scopo del documento è quello di garantire il rispetto tra condomini e tutelare i diritti di ogni persona.
L’articolo 70 del Codice Civile stabilisce che chi commette infrazioni al regolamento condominiale può incorrere in una sanzione di importo fino a 200 e 800 euro in caso di recidiva. La somma sarà devoluta al fondo gestito dall’amministratore. A decidere l’irrogazione della multa l’assemblea condominiale con scelta di maggioranza. Sono i privati, dunque, a stabilire quando e a chi erogare la sanzione pecuniaria in caso di violazione del regolamento di condominio.
Se il condomino multato non dovesse pagare la sanzione allora si potrebbe procedere con il recupero dei crediti davanti all’Autorità Giudiziaria competente. Quando scatta la sanzione? Ogni condominio ha un proprio regolamento con norme specifiche che possono riguardare l’orario del silenzio, il conferimento dei rifiuti, la presenza di animali in casa. Proprio con riferimento agli animali domestici proponiamo alcune puntualizzazioni normative perché la questione è molto spesso fonte di scontri tra condomini.
Capita quando il cane del vicino abbaia notte e giorno ininterrottamente. Cosa si può fare per evitare di perdere la testa? Naturalmente il comportamento civile impone come prima cosa il dialogo con il vicino proprietario del cane. Si può far presente che il continuo abbaiare crea disagio e chiedere un maggiore controllo. In un mondo idilliaco la richiesta sarebbe ascoltata ma al giorno d’oggi il rispetto per l’altro sembra essere un optional.
Dove il dialogo non portasse a nulla di buono bisognerebbe rivolgersi all’amministratore che, appellandosi all’articolo 659 del Codice Penale (Strepiti degli animali), dovrebbe chiamare le Forze dell’Ordine. Ecco che il proprietario del cane rischia l’arresto fino a 3 mesi nonché il pagamento di una sanzione fino a 309 euro. Qui esuliamo dal regolamento condominiale e dalla possibilità dei privati di irrogare una sanzione. Si va sul penale e c’è di più. In caso di constatazione di maltrattamenti sull’animale – ecco spiegato il motivo del tanto abbaiare – il proprietario rischierebbe fino a 18 mesi di carcere e una sanzione tra 5 mila e 30 mila euro.
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