Crescono i casi di polmonite atipica, causata da patogeni più rari. Capiamo quali i sono i sintomi da riconoscere e le nuove cure previste.
I bambini sono i soggetti più colpiti dalla polmonite atipica provocata da mycoplasma pneumoniae, una forma meno frequente che si combatte in modo diverso rispetto la comune cura farmacologia in presenza di una polmonite. Anche in Italia è stata registrata un’impennata di casi.
L’inverno non è ancora iniziato ma milioni di italiani sono già finiti a letto colpiti da influenza e infezioni di varia natura. Le previsioni parlano di 14 milioni e mezzo di contagi durante la stagione influenzale 2024-2025 a causa di virus respiratori che si presume saranno più aggressivi e contagiosi. Continuerà ad imperversare il Covid 19 anche se ormai preoccupa meno o comunque in egual misura rispetto gli altri virus influenzali, specialmente l’influenza australiana.
Molte infezioni saranno causate dal virus respiratorio sinciziale, dal rinovirus, dal metapneumovirus e dai virus parainfluenzali ma ci saranno anche batteri a preoccupare gli italiani. Sembra essere in aumento specialmente tra i bambini la polmonite atipica provocata dal batterio Mycoplasma pneumoniae. L’area più colpita è quella intorno a Firenze, come riportato dal Direttore del Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste. Il problema è che i dati giungono frammentati a causa della mancanza di una rete organica nazionale di sorveglianza delle infezioni polmonari.
Come riconoscere la polmonite atipica che colpisce soprattutto i bambini
Il batterio è in circolazione da quest’estate, quando è stato notato un aumento di casi anche negli adulti. Ci sono stati cinque o sei pazienti ricoverati in contemporanea ed è una novità. La polmonite atipica generalmente colpisce i bambini in età scolare e gli adolescenti e ha il picco tra l’estate e l’inizio dell’autunno. L’infezione può diventare insidiosa perché più complicata da differenziare rispetto alle infezioni causate da altri patogeni.
Spesso il batterio non causa sintomi evidenti e diventa, dunque, molto contagioso. Provoca infezioni poco violente alle alte vie respiratorie che spesso vengono sottovalutate. Se tosse e febbre durano per troppo tempo dovrebbe insinuarsi il dubbio che si possa trattare di una polmonite atipica e correre ai ripari in tempo, prima che il batterio causi polmoniti gravi con insufficienza respiratoria acuta e necessità di ricovero con somministrazione di ossigeno.
I sintomi a cui prestare attenzione sono febbre, tosse grassa e stizzosa, mancanza di fiato che si manifestano dopo un’iniziale sintomatologia più lieve con mal di testa, nausea, dolori articolari. Fare una diagnosi precoce dell’infezione è fondamentale per sconfiggere velocemente il batterio con un’adeguata terapia antibiotica. Si arriva alla scoperta della polmonite atipica tramite sintomi e segni nei pazienti ambulatoriali e con indagini di biologia molecolare su tampone faringeo nei ricoverati.
Gli esami colturali non rilevano il Mycoplasma pneumonia essendo un organismo intracellulare. Lo stetoscopio serve a poco, i segnali acustici sono molto deboli e anche le lastre aiutano relativamente dato che non permettono di distinguere questo batterio dai virus che causano polmoniti interstiziali o altre infezioni. Una volta individuato il patogeno il medico prescriverà l’antibiotico adatto e dove non fosse possibile potrebbe dover prescrivere una terapia combinata di due classi di antibiotici.