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Attualitá

Perché il prezzo delle vecchie utilitarie non si abbassa mai e l’usato è così caro? Il motivo sconcertante

Ora comprare le vecchie utilitarie sta diventando sempre più costoso, non va meglio nemmeno con l’usato, questo accade per una serie di motivi ben precisi.

Il numero di italiani che attualmente sono in difficoltà economica è purtroppo più numeroso di quanto si possa pensare, c’è chi arriva a fine mese a centellinare quasi ogni acquisto pur facendo già enormi sacrifici. I problemi non possono che essere più grandi se ci si ritrova a dover gestire situazioni di emergenza, che possono portare a dover mettere in conto spese impreviste, come quella che può riguardare l’acquisto di un’auto.

Comprare un’auto ora costa sempre di più – Foto: Unioneinquiliniroma.it

L’idea di cambiare macchina tende spesso a essere rimandata, proprio perchè si ha paura dell’investimento che si deve sostenere, nonostante si tenda a preferire nella maggioranza dei casi un finanziamento con durata pluriennale. A complicare il quadro ci sono i prezzi di mercato, che sono elevati rispetto al passato anche per le utilitarie, che solitamente erano più accessibili un po’ per tutte le tasche. E non va meglio nemmeno se si dovesse decidere di ripiegare sull’usato.

Le utilitarie costano sempre di più: ecco perché

Spese che comportano un investimento di diverse migliaia di euro tendono a essere rimandate a più riprese, almeno fino a che non si può fare altrimenti. Emblematico è il momento in cui si decide di acquistare un’auto, cambia poco l’idea di puntare sulle rate o girare tra concessionari in cerca dell’offerta migliore. I prezzi sono elevati un po’ ovunque, anche per le utilitarie, quei modelli scelti già in passato quando non si voleva fare un investimento troppo pesante e adatti anche per circolare nel traffico in città.

Si tratta infatti di una tendenza generale che sta andando avanti da tempo, sin dalla fase della pandemia, periodo in cui diverse case automobilistiche hanno scelto di agire in questo modo per reagire al calo delle vendite. Il quadro non è migliorato però nemmeno successivamente, a quel punto è subentrata la guerra in Ucraina, che ha reso difficile riuscire a recuperare le materie prime, costringendo così all’ennesimo ritocco dei prezzi di listino.

Non serve a molto girare per concessionarie in cerca dell’offerta migliore Foto: Unioneinquiliniroma.it

I numeri, come sempre, sono una cartina al tornasole importante. Nel 2023 il prezzo medio delle automobili nuove vendute in Italia è salito a 28.000 euro, secondo quanto elaborato dal Centro Studi Fleet&Mobility. Questo si riferisce ai 45 miliardi di euro spesi dagli italiani per comprare le 1.590.610 vetture targate nel 2023. Il dato diventa però ancora più efficace se effettuiamo un paragone con quanto accaduto nel 2007: anche allora in Italia erano stati spesi 45 miliardi di euro per comprare auto nuove, ma con 2,5 milioni di veicoli immatricolati. Da questo si può dedurre quanto sia cresciuto il prezzo medio di acquisto in 17 anni, passando da 18 a 28 mila euro.

Un tempo per comprare una citycar si riusciva a stare anche sotto i 10 mila euro, ora invece tutto questo sembra essere pura utopia, anche per i prossimi anni. Un po’ tutte le case automobilistiche hanno fatto un ragionamento per trarre loro vantaggio, ma che non può che penalizzare i clienti o aspiranti tali, ovvero “Se vendiamo meno auto, allora vendiamole più care e guadagniamoci di più”.

Non va molto meglio nemmeno se si ripiega sull’usato, anzi. Sul mercato è addirittura possibile trovare una Fiat Panda di oltre 10 anni a 3.500-4 mila euro, cifra tutt’altro che bassa. Ma perché accade questo’ Le svalutazioni sono così basse per due motivi: non ci sono più auto economiche nei listini, per questo non si può che pensare a un modello di seconda mano se si vuole risparmiare, e i bassi costi richiesti per la manutenzione di queste vetture, che diventano così quasi eterne.

Fatto questo ragionamento, non si può che valutare con attenzione quale sia la strada migliore per le esigenze di ognuno e solo in quel momento comprare.

Ilaria Macchi

Nata il 4 ottobre 1982 sotto il segno della Bilancia e, come tale, amante del bello (la moda è una delle mie passioni) e della giustizia. Sono laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano e ho maturato esperienza come giornalista su web, carta stampata e web TV. Appassionata di sport, calcio in modo particolare, Tv e motori.

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