C’è un motivo preciso per cui tante persone mettono una castagna in tasca quando escono di casa e fuori fa freddo. Ve lo sveliamo subito.
Una strana abitudine dal significato preciso. Un misto tra leggenda e verità che sta incuriosendo sempre più persone. Ne vedremo delle belle questo inverno, pronti a mettere anche voi una castagna in tasca oppure in borsa?
Ogni cultura ha i propri miti e le proprie tradizioni che si seguono perché acquisite fin da piccolissimi. Le abitudini o le leggende inculcate nella mente di generazione in generazione non generano dubbi. Si accettano e vengono messe in atto senza ribattere o domandarsi se ciò che si sta facendo abbia un senso oppure no. Ciò che sappiamo è che per quanto un mito possa rivelarsi strano nasconde sempre un significato da trovare nella sua origine. Pensiamo alla superstizione di non mettere il cappello sul letto.
Perché mai non si dovrebbe fare? Oggi come oggi ha poco senso ma non appena si scopre che nel passato medici e preti si toglievano il cappello appoggiandolo sul letto di un malato in punto di morte tutto acquista maggiore significato. Oltre alle superstizioni crediamo fermamente e senza dubbi nei famosi rimedi della nonna. Hai il singhiozzo? Con uno spavento passa tutto. Hai mal di pancia? Bevi acqua calda con alloro e limone. Tutto sembra funzionare, il miracolo del potere della mente. E la castagna in tasca?
Ecco un’altra superstizione che ha dell’incredibile. Tenendo una castagna in tasca quando si esce di casa e le temperature sono basse si eviterebbero i virus influenzali. Il frutto dell’ippocastano ha doti supernaturali, dunque, ma come si è arrivati a questa conclusione e cosa nasconde di vero? Un tempo veniva macinato e dato ai cavalli per curare raffreddore e asma.
Le persone, invece, non possono mangiarlo perché tossico. Non potendolo ingerire meglio tenerlo in una tasca come portafortuna. Eppure le proprietà benefiche del frutto di ippocastano sono state scientificamente provate. L’albero ha proprietà antinfiammatorie realmente efficaci contro le patologie di raffreddamento. Anche i suoi derivati possono aiutare il sistema immunitario e si possono assumere sotto forma di tintura madre o gemmoderivati. L’Escina presente nei semi ha proprietà decongestionanti e vaso protettrici, l’Esculoside agevola il riassorbimento dei liquidi mentre i flavonoidi rinforzano il sistema immunitario.
Questi oltre che nell’ippocastano si trovano nei pomodori, nei broccoli, nelle mele e nell’uva. Potete, dunque, tenere una castagna in tasca ma sarebbe meglio sfruttare il potere reale di molte piante e frutti per prevenire il raffreddore. Tisane a base di zenzero e rafano per disinfiammare, aloe vera per decongestionare, eucalipto e limone per facilitare la respirazione grazie alle proprietà balsamiche e di vasocostrizione locale. Frutta e verdura in quantità, poi, per garantire la corretta funzionalità del sistema immunitario e non dimenticate di praticare attività fisica e di trascorrere del tempo all’aria aperta, soprattutto quando il sole splende nel cielo.
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