Il parcheggio condominiale è regolamentato dalla legge e bisogna fare attenzione a non trasgredire per non finire nei guai: ecco cosa bisogna sapere.
Uno dei vantaggi di abitare in un condominio è quello di avere a disposizione un posto auto e dunque la possibilità di ritirarsi a casa e parcheggiare comodamente senza dover fare più giri dell’isolato alla ricerca di uno spazio utile (spazio che potrebbe essere a pagamento sulle strisce blu), giusto?
La questione non è sempre così semplice, poiché dipende dal tipo di condominio, dalla grandezza dello spazio adibito al parcheggio, ma anche dal numero di macchine possedute dagli inquilini e dalla disponibilità degli stessi a non occupare più di un posto auto fregandosene delle esigenze del vicino.
Nei casi più fortunati si ha un garage e dunque un possibile doppio posto auto, quello dentro e quello davanti al box. In casi comunque favorevoli, lo spazio esterno per il parcheggio è sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti i condomini e dunque non c’è alcuna corsa al posto.
Ma cosa succede quando ci sono dei posti limitati che non bastano per tutti i condomini? In concreto ci si trova di fronte ad una gara di velocità, a causa della quale ci si potrebbe trovare nell’impossibilità di usufruire del posto auto se il nostro lavoro o i nostri impegni quotidiani ci portano ad essere sempre gli ultimi a tornare a casa.
Posto auto in condominio: ecco cosa dice la legge
In un mondo ideale nessuno cercherebbe di sopraffare l’altro e autonomamente si opterebbe per una turnazione del posto auto, ma nella pratica un po’ tutti siamo portati a guardare il nostro orticello e se si trova un posto comodo sotto casa difficilmente si va a pensare che quel posto lo stiamo sempre e comunque togliendo agli altri.
Per tale ragione esiste una legge apposita che regolamenta la gestione dei posti auto nei condomini. L’articolo 1117 del Codice Civile stabilisce che il posto auto condominiale è una parte comune e dunque come tale spetta a tutti i residenti in egual misura. Nessuno dunque può arrogarsi il diritto di fare diventare privato il posto auto all’interno di un condominio.
Da ciò ne deriva quanto stabilito dall’articolo 1102, il quale stabilisce che una parte comune può essere utilizzata da ciascun condomino secondo la sua funzione e non c’è nessuno che possa impedirlo. Ciò significa che il posto auto a giro è di tutti i residenti e soprattutto che non può essere utilizzato come deposito oggetti o per funzioni differenti da quelle per cui è stato pensato (c’è chi ad esempio lo utilizza abusivamente per abbandonare un’auto non più utilizzabile).
Come detto se i posti auto sono sufficienti, il problema dello spazio occupabile non si pone, se questi invece non bastano si può comunque ottenere un posto privato, ma questo solo se viene deliberato all’unanimità dall’assemblea condominiale. Cosa succede dunque se si occupa abusivamente un posto condominiale spettante a tutti?
Trattandosi di uno spazio privato non si possono chiamare le forze dell’ordine per la rimozione del veicolo, tuttavia si possono applicare delle sanzioni pecuniarie per chi non rispetta quanto deliberato dall’assemblea condominiale.