In pochi sanno come funziona: ecco chi paga il compenso dell’Amministratore di condominio

Scopriamo chi paga il compenso dell’amministratore di condominio. Poche persone si fanno questa domanda e ancora meno conoscono la risposta.

I condomini con più di otto unità immobiliari hanno l’obbligo di avere un amministratore che si occupi della gestione dello stabile. Tale figura professionale è disciplinata dal Codice Civile ma chi è che paga il suo compenso?

Uomo e condominio
ecco chi paga il compenso dell’Amministratore di condominio (Unioneinquiliniroma.it)

Se abitate in un palazzo conoscerete la figura professionale dell’amministratore di condominio. I compiti dell’amministratore sono numerosi, dalle deliberazioni dell’assemblea dei proprietari al controllo dell’osservanza del regolamento di condominio da parte dei condomini. Il professionista deve riscuotere i contributi ed erogare le spese necessarie per la manutenzione ordinaria dell’edificio nonché per la fruizioni di servizi comuni. L’amministratore ha diversi obblighi fiscali da ottemperare, deve tenere un registro di anagrafe condominiale e aprire un conto corrente intestato al condominio.

Ogni documento della gestione dovrà essere accuratamente conservato e mostrato al proprietario di un appartamento se richiesto. Insomma, l’amministratore di condominio riveste un ruolo importante ed è fondamentale sceglierlo con cura. Dovrà essere un professionista preparato, capace di soddisfare le esigenze di tante persone diverse ed essere sempre aggiornato sulla normativa di riferimento. Un compito importante ma chi paga l’amministratore per il suo svolgimento?

Chi paga l’amministratore di condominio e qual è l’importo erogato

Molti si chiedono chi paga l’amministratore di condominio ma soprattutto a quanto ammontano i guadagni. A sciogliere i dubbi il Codice Civile gli articoli 1123 e 1129 che definiscono le regole di nomina della figura professionale nonché della ripartizione delle spese per la conservazione e il godimento delle parti comuni dell’edificio. Al momento della nomina si decide il compenso dell’amministratore. Questo, infatti, dovrà presentare un preventivo all’assemblea condominiale con l’importo del compenso. La maggioranza dovrà approvarlo per convalidare la richiesta.

Professionista con tablet
Chi paga l’amministratore di condominio e qual è l’importo erogato (Unioneinquiliniroma.it)

La cifra che il professionista chiederà potrà essere decisa individualmente oppure tramite le tariffe stabilite dall’Associazione Nazionale Amministratori di Condominio e Immobiliari). L’omissione del compenso alla nomina non è ammessa. Se nessun importo dovesse essere indicato allora la nomina si considererà nulla. A pagare sono i condomini perché il compenso rientra, infatti, tra le spese condominiali. I costi sono divisi in proporzione ai millesimi di proprietà che ogni condomino possiede oppure in parti uguali – a condizione che tutti i proprietari accettino tale soluzione.

In ogni caso la decisione presa inizialmente potrà essere valutata successivamente e modificata durane una nuova assemblea. Abbiamo chiarito, dunque, un aspetto importante relativamente alla figura dell’amministratore di condominio. Chi paga e quanto tale professionista. Siamo certi che in pochi conosceranno l’importo richiesto al momento della nomina. Si potrà sempre fare richiesta di delucidazioni o controllare nel riepilogo delle spese condominiali la voce di riferimento per fare chiarezza. In generale, volendo fare una stima, il compenso da parte di ogni unità immobiliare oscilla tra i 150 e i 180 euro all’anno. Il calcolo tiene conto di diversi criteri riassunti, come accennato, nell’articolo 1129 del Codice Civile.

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