Ho risolto il problema del reflusso gastroesofageo senza farmaci: mi è bastato eliminare questi cibi

Anche io, come molte persone, soffrivo di quell’odioso disturbo che è il reflusso gastroesofageo e avevo spesso bruciore allo stomaco. Ho risolto il problema eliminando alcuni cibi e ora sto benissimo.

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo tanto fastidioso quanto frequente: purtroppo anche tante persone giovani ne soffrono e io ero tra queste. Sempre più spesso avevo un fortissimo bruciore allo stomaco che mi rendeva difficile persino dormire di notte. Non volevo subito ricorrere ai farmaci però.

Allora ho cercato di capire come potessi risolvere il problema nel modo più naturale possibile anche perché i farmaci a volte sono indispensabili ma altre volte no e, quindi, assumerli quando si può agire diversamente non mi sembrava davvero il caso. Ho pensato che se il problema riguardava lo stomaco allora la causa potesse essere quello che nello stomaco ci finiva ogni giorno: il cibo e le bevande!

Pensavo che la mia dieta fosse sana: mangio da sempre molta frutta e verdura, tofu, bevande vegetali di avena e soia, bevo raramente bevande alcoliche. Mi sono consultata con una nutrizionista la quale ha eliminato dalla mia alimentazione alcuni cibi apparentemente “innocui” ma che in realtà sono un vero e proprio veleno per chi soffre di reflusso. Da quel momento, nel giro di pochissimo, la mia vita è veramente cambiata.

Reflusso gastroesofageo: elimina questi cibi e noterai subito la differenza

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo che, a differenza di quanto si possa pensare, non colpisce solo le persone anziane o in sovrappeso: ne soffrivo anche io che non ho più 20 anni ma ne ho comunque 40 e proprio anziana non sono e non sono nemmeno in sovrappeso. Indagando un po’ ho scoperto che milioni di italiani ne soffrono e in tutta Europa addirittura il 20% della popolazione accusa questo disturbo. Ciò che non tutti sanno, però, è che spesso si può risolvere il problema eliminando alcuni alimenti.

Il reflusso gastroesofageo si manifesta nel momento in cui i succhi gastrici risalgono dallo stomaco, venendo a contatto con la parete dell’esofago. Tra i sintomi più comuni ci sono il rigurgito acido e un forte bruciore allo stomaco che, spesso, viene percepito dietro lo sterno. Se questo problema si presenta occasionalmente magari dopo una grande mangiata, non c’è da preoccuparsi.

Ma se diventa una costante e si presenta ogni giorno allora deve farci scattare un campanello d’allarme nel cervello perché vuol dire che stiamo sbagliando qualcosa a tavola. Il primo passo, infatti – come suggeriscono anche i medici – è rivedere la propria alimentazione. Io credevo di mangiare in modo molto sano ma alcuni cibi ritenuti sani, in realtà, possono irritare moltissimo il nostro stomaco.

Da mettere al bando sicuramente i fritti e gli alimenti molto ricchi di grassi in quanto affaticano la digestione e possono causare reflusso. Questo obiettivamente già lo sapevo e, infatti, non ho mai mangiato fritti se non in rare occasioni come il cenone di Natale o qualche festa di compleanno ma diciamo che a casa mia non friggo mai nulla.

Ciò che mai avrei immaginato, invece, è che due cibi sanissimi potessero essere nemici del mio stomaco: parlo degli agrumi e dei pomodori. Si tratta di due alimenti sani e ricchi di vitamina C ma sono anche molto acidi e, quindi, contribuiscono a peggiorare il problema del reflusso. La nutrizionista mi ha consigliato di eliminarli o, almeno, ridurli il più possibile.

All’inizio è stato un  piccolo dramma perché io ho sempre amato molto arance e pomodori ma devo dire che, una volta messi al bando, il problema si è risolto nel giro di pochissimo senza dover assumere medicinali. L’esperta mi ha consigliato, invece, di consumare di frequente zucchine, carote, broccoli, mele e banane: ortaggi non acidi che contribuiscono al benessere dello stomaco.