Shock tra i clienti Eurospin, il noto discount chiude i battenti. Niente più carrelli pieni di prodotti di qualità e prezzo conveniente.
L’ufficialità è arrivata da poche settimane, c’è la chiusura del supermercato Eurospin. I clienti sono rimasti basiti e vogliono capire il motivo di questa improvvisa decisione.
Di tutti i supermercati e discount presenti in Italia, la catena Eurospin è tra le preferite dagli italiani. Le famiglie possono comprare tutto ciò di cui necessitano senza spendere cifre esagerate riuscendo ancora a riempire il carrello nonostante il caro-vita. I prodotti hanno prezzi convenienti ma sono anche di qualità. Eurospin è nota per l’attenzione alla stagionalità e alla provenienza degli articoli che propone in vendita. Migliaia di consumatori scelgono questo marchio per fare la spesa e non sono disposti a rinunciarvi per recarsi presso altri colossi.
Di natura l’uomo è abitudinario e quando trova uno store che soddisfa tutte le proprie esigenze perché mai dovrebbe cambiarlo? L’unico motivo sarebbe la chiusura dei battenti. Una decisione che lascia di stucco i clienti ma sembrerebbe essere quella definitiva. A chiudere uno tra i punti vendita storici della catena. I residenti dovranno fare i conti con questo evento che è conseguenza di precise valutazioni aziendali.
Quale punto vendita Eurospin chiude e qual è il motivo
Ad inizio novembre, un sabato, è successo ciò che tanti clienti speravano non accadesse. Un importante punto vendita a concluso la sua ultima giornata di apertura al pubblico. Da diverse settimane gli scaffali erano sempre più vuoti e molti prodotti mancavano. I residenti hanno subito iniziato a sospettare il motivo che poi è stato confermato. Siamo in piazza Risorgimento a Carate Brianza (Lombardia).
Da oltre 25 anni Eurospin accoglieva gli abitanti in uno stabile di proprietà privata in un comporto delle ex fabbriche Formenti. Prima gestito dalla Cooperativa di consumo Carate Brianza, poi passato alla società Vielle srl di Mariano Comense per le troppe perdite dovute ai costi onerosi. Ebbene proprio gli eccessivi costi avrebbero portato alla chiusura definitiva dello store. Le spese del personale e dell’affitto superavano di gran lunga le entrate.
Il ricavato delle vendite non è stato sufficiente per tenere aperto l’Eurospin di Piazza Risorgimento nonostante fosse un punto di riferimento per tante famiglie della zona. Ora si pongono due domande. Potrebbe accadere ad altri punti vendita sparsi per tutta Italia? E quale sarà la nuova destinazione d’uso del locale ora vuoto? Cominciamo con il rispondere a questo secondo quesito.
Inizialmente la vicinanza alla cooperativa sociale In-Presa ha portato a pensare ad un interesse della scuola nel realizzare un ampliamento dell’offerta formativa e delle attività didattiche svolte. In-Presa, però, ha acquistato locali da ristrutturare nello stabile vicino a quello dell’Eurospin. Significa che questo spazio è ancora vuoto e non se ne conosce ancora la destinazione d’uso. Per quanto riguarda la possibilità che altri supermercati chiudano non si può dare una risposta certa. Potrebbe sicuramente accadere che uscite ed entrate non siano bilanciate soprattutto nei piccoli centri.