Cosa succede davvero alla casa dopo aver messo il cappotto termico: serve davvero?

Tantissimi scelgono di inserire fare alla propria casa il cappotto termico, ma siamo sicuri sia un intervento così necessario?

Rendere la casa qualcosa che sia di proprio gradimento, ma allo stesso efficiente non può che essere un desiderio comune. Questo è uno dei motivi che spinge nella maggior parte delle situazioni a dotare la propria abitazione di un cappotto termico, soluzione che può permettere l’isolamento dell’edificio, così da ridurre la dispersione di calore all’interno in inverno, ma anche di rendere le stanze più fresche in estate.

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Tantissimi scelgono di inserire il cappotto termico a casa – Foto: Unioneinquiliniroma.it

Sul lato esterno della struttura si inseriscono così una serie di pannelli isolanti, con la garanzia in genere di poter aumentare in maniera automatica di 3° quelli che vengono percepiti, pur senza accendere il riscaldamento. Gli esperti ritengono inoltre che questa azione possa far incrementare l’efficienza energetica complessiva. Ma siamo davvero sicuri che questo sistema abbia solo effetti positivi?

Il cappotto termico è davvero necessario per una casa?

Effettuare un intervento come quello richiesto per l’inserimento del cappotto termico per la propria casa può essere costoso, per questo è bene valutare con cognizione se possa apportarci solo benefici, in modo tale da non doversi pentire successivamente una volta conclusi i lavori. In genere in media sono infatti richiesti 10 mila euro ogni 100 metri quadrati di facciata.

Garantire un maggiore isolamento alla propria abitazione può essere importante, la temperatura interna risulta essere più confortevole durante tutto l’anno, riducendo l’impiego del riscaldamento e del condizionatore. Questo ha inevitabilmente un effetto sull’importo in bolletta, che non deve essere sottovalutato. Secondo le ultime stime degli esperti del settore, chi sceglie un cappotto termico in sughero o in legno avrà la garanzia di una durata che si aggira intorno ai 20 anni, con un risparmio energetico totale del 40%.

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Il cappotto termico può aumentare l’efficienza energetica della casa – Foto: Unioneinquiliniroma.it

Avere una temperatura più gradevole sia in estate sia in inverno non può che essere considerato un importante vantaggio, ma non è comunque l’unico. Si riduce anche la possibilità di ritrovarsi con le macchie generate dall’umidità, che sono davvero poco belle da vedere, oltre a essere poco salutari.

Un cappotto termico ha inoltre effetti positivi anche a livello generale, non solo per i residenti del posto in cui è stato posizionato. E’ inoltre possibile grazie a questo diminuire le emissioni di gas serra e l’impatto ambientale legato alla produzione di energia, così da assicurare a tutti una migliore qualità dell’aria.

Ma siamo davvero certi che questo tipo di lavoro sia sempre necessario e non abbia anche qualche svantaggio? Purtroppo la risposta a questa domanda potrebbe non essere quella che molti si aspettano. A livello generale non è consigliabile metterlo soprattutto in una casa dalle dimensioni ridotte, diminuendo in maniera ancora più forte lo spazio che si ha a disposizione. Alcuni scelgono inoltre di mettere il cappotto termico anche all’interno, scelta che però aumenta le possibilità che si formi la condensa. Chi vive in condominio e sembra intenzionato a muoversi verso questa direzione dovrebbe chiedere il consenso all’assemblea visto che si tratta di qualcosa che influisce sull’edificio, se non dovesse esserci l’accordo da parte della maggioranza è necessario rinunciare. Prima di procedere sarebbe comunque fondamentale avvalersi della consulenza di un esperto, che potrà valutare la situazione e capire meglio se sia davvero la scelta migliore da fare.

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