I Bonus in busta paga sono stati prorogati per il 2025. Il pacchetto di misure è stato inserito nella Legge di Bilancio ora all’esame della Camera.
La Manovra è stata trasmessa qualche giorno fa al Parlamento, ora l’iter di approvazione è avviato ed eventuali emendamenti dovranno essere presentati entro metà novembre.
A fine dicembre conosceremo esattamente le misura inserite nella Legge di Bilancio 2025. Con il testo arrivato al Parlamento, però, siamo già in grado di poter riferire novità, proroghe e cancellazioni previste per il prossimo anno. Tutti i cittadini possono consultare i 144 articoli ora in corso di valutazione e avere un’idea di come si prospetta il 2025. Sappiamo, ad esempio, che Quota 103, l’APE Sociale e Opzione Donna sono state prorogate fino al 31 dicembre 2026.
Nella Manovra anche misure di sostegno alla natalità con aiuti alle famiglie numerose e la conferma di Bonus e agevolazioni come il Superbonus, l’Assegno Unico e l’Assegno di Inclusione anche se quest’ultimo vedrà ridurre la platea dei beneficiari. Diversi interventi, poi, saranno attuati per sostenere il lavoro e i dipendenti. Di aiuti per gli autonomi, invece, poco e niente. Sappiamo che la decontribuzione per le mamme lavoratrici sarà estesa anche alle professioniste con Partita IVA a determinate condizioni ma non troviamo supporti economici validi a sostegno di tutti i lavoratori autonomi e liberi professionisti. Per i dipendenti, invece, il discorso è differente.
Il Governo ha prorogato le misure volte ad aumentare il potere d’acquisto di alcuni lavoratori dipendenti concentrandosi sulle detrazioni e sulle indennità differenziando le varie fasce di reddito. Risultano avvantaggiati i cittadini con stipendio mensile superiore ai 2 mila euro mentre sono previste riduzioni per chi guadagna circa 1.500 euro. Il taglio del cuneo fiscale nel 2025 riguarderà anche i percettori di redditi fino a 40 mila euro e sarà strutturato in modo diverso.
Ci saranno aliquote differenti per redditi entro 8,500 euro (7,1%),, fino ai 15 mila euro (5,3%) ed entro i 20 mila euro (4,8%) mentre sopra questo limite sarà applicata una detrazione IRPEF di 1.000 euro che decrescerà fino ad azzerarsi sopra i 40 mila euro. Come accennato continuerà ad essere attiva la decontribuzione mamme lavoratrici fino a 3 mila euro all’anno e la Manovra ha confermato anche i tre scaglioni IRPEF attivi nel 2024 con aliquote del 23, 35 e 43% in base al reddito.
Il Bonus Renzi, poi, continuerà ad essere erogato ai dipendenti con reddito entro i 15 mila euro e con IRPEF a debito superiore alla detrazione per tipologia di reddito. Ricordiamo, inoltre, che la no tax area anche per l’anno prossimo rimarrà di 8.500 euro con equiparazione della soglia di esenzione a quella dei pensionati. Combinando gli interventi i dipendenti potranno avere uno stipendio superiore nel 2025 anche se, in molti casi, si tratterà di poche decine di euro.
Anche la cappa da cucina non è più di moda adesso sarà sostituita da un…
Trovare un rimedio al disordine che c'è spesso in cucina può essere provvidenziale, ora c'è…
Lo smartphone è pieno di germi e batteri, dobbiamo pulirlo spesso. Vediamo come fare con…
Lo sapevi che esiste una gomma magica che può essere ideale per fare le pulizie…
La casa potrebbe essere sempre piena di polvere per cinque motivi che nessuno ipotizza. Scopriamoli…
Siamo pronti per svelare il rimedio efficiente che allontanerà per sempre le formiche dalla cucina…