Comprare una casa all’asta per poi rivenderla subito, è possibile? Scopriamo la tempistica indicata dalla normativa vigente.
Una casa all’asta potrebbe diventare un investimento se rivenduta dopo un acquisto a basso costo ad un prezzo più alto. Bisogna solo sapere quanto tempo occorre aspettare prima di porter procedere con la vendita dell’immobile.
L’acquisto di una casa all’asta attira perché permette di risparmiare molti soldi. L’immobile sarà venduto ad un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato, dal 10 al 60%. Le aste immobiliari rappresentano, dunque, un investimento molto interessante per chi è in cerca di un vero affare. Inoltre si potrà godere della piena trasparenza nella divulgazione dei dettagli sulla casa, più di quanto accada in una normale compravendita.
Tra i vantaggi la possibilità di accedere all’asta telematicamente in modo totalmente sicuro e la perfetta stima del valore dell’abitazione grazie ad un’attenta perizia i cui risultati saranno pubblici e visualizzabili prima di procedere con l’offerta. Chi ha del denaro da investire, dunque, può adottare una strategia precisa comprando una casa all’asta per poi affittarla o rivenderla dopo qualche miglioria che ne aumenterebbe ulteriormente il valore. Più l’affare iniziale si rivelerà vantaggioso maggiore sarà il guadagno andando a rivendere l’abitazione ma quanto tempo bisognerà aspettare prima di cedere la casa comprata all’asta?
Chi ha intenzione di comprare una casa all’asta deve sapere che vige la medesima normativa per qualsiasi altro immobile. Le regole fiscali applicate saranno le stesse valide per le tradizionali compravendite nel mercato libero. Significa che non si potrà vedere l’abitazione comprata all’asta prima dei cinque anni. In caso contrario il ricavato sarà soggetto ad imposizione tributaria.
I proventi della rivendita, dunque, dovranno essere inseriti in dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui si è venduto l’immobile comprato meno di cinque anni prima. In questo modo il ricavato verrà tassato ai fini IRPEF. Per calcolare l’importo da tassare si tiene conto della differenza tra prezzo di acquisto della casa e il prezzo di vendita ossia della plusvalenza (differenza ricavo e costo più altre spese sostenute). Da specificare che se l’operazione è compiuta da una persona giuridica la tassazione applicata sarà quella ordinaria.
Se da persona fisica, invece, la plusvalenza sarà tassata al 26%. Tutto questo per evitare speculazioni finanziarie. La normativa di riferimento è la Legge del 29 settembre 1973 numero 597, articolo 76. Riassumendo, nessuno vieta di vendere la casa acquistata all’asta prima dei cinque anni ma si dovranno accettare delle sanzioni tra cui, ricordiamo, la perdita delle agevolazioni fiscali.
Questa è una conseguenza da conoscere prima di decidere di accettare la plusvalenza e vendere l’immobile. Parliamo della normativa che stabilisce la decadenza dal diritto di Bonus e incentivi prima casa se sono trascorsi meno di cinque anni dall’acquisto dell’abitazione. Ci sono, però, delle eccezioni che permettono di vendere casa prima dei cinque anni mantenendo gli incentivi. Nello specifico le agevolazioni non si perdono acquistando un altro immobile entro un anno dal rogito della prima casa e rendere questo secondo acquisto abitazione principale.
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