Il Bonus ristrutturazione è pronto al cambiamento, nel 2025 avrà caratteristiche diverse. Meglio assicurarsi subito la detrazione al 50%.
La Manovra 2025 ha confermato i Bonus edili tranne il Bonus verde ma apportando alcune significative modifiche che renderanno le misure meno appetibili da parte delle famiglie. Una variazione importante riguarda il Bonus ristrutturazione.
I Bonus edili sono cambiati nel tempo diventando sempre meno convenienti per i cittadini. In particolare la cancellazione della cessione del credito e dello sconto in fattura ha avuto come conseguenza la rinuncia da parte di tante persone interessate ad effettuare lavori di ristrutturazione. La detrazione, infatti, permette di recuperare parte della spesa ma in dieci anni (cinque per i Bonus barriere architettoniche). Gli interventi bisognerà pagarli subito, dunque, e con il proprio capitale. Impossibile per tante persone spendere 35 mila euro o più per una ristrutturazione a meno che non si chieda un prestito.
Chi è costretto ad intervenire avrà comunque il vantaggio di poter accedere ai Bonus edili. Ce ne sono di diverse tipologie e bisognerà fare attenzione a scegliere quello giusto e a soddisfare tutti i requisiti. Anche nel 2025 sarà possibile ricorrere a queste misure – Bonus ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus, Bonus barriere architettoniche – ma attenzione ai cambiamenti perché potrebbero far perdere molti soldi. Le nuove condizioni, infatti, si rivelano più restrittive e meno convenienti.
Come cambierà il Bonus ristrutturazione nel 2025
Per chi desidera rinnovare la propria abitazione il Bonus ristrutturazione è la soluzione migliore sia che si tratti di prima casa che di secondo immobile di proprietà. La convenienza, però, nel 2025 sarà in favore di chi vuole ristrutturare l’abitazione di residenza. Solo per i proprietari di prime case, infatti, la detrazione rimarrà del 50% e il tetto di spesa massimo di 96 mila euro per unità immobiliare. Nessuna modifica, dunque, rispetto l’anno in corso.
Discorso diverso per chi vuole migliorare le condizioni di una seconda proprietà. La detrazione scenderà al 36% nel 2025. Il consiglio per chi vuole sfruttare la massima detrazione, quindi, è di pagare tutte le fatture possibili entro il 31 dicembre 2024. Solamente per le spese sostenute entro la fine dell’anno, infatti, si potrà usufruire della detrazione del 50% anche per le seconde case. Da gennaio il 50% rimarrà solo per l’abitazione principale ossia quella dichiarata come residenza abituale del proprietario.
Ci sarà ora un boom di pagamenti – con mezzi tracciabili altrimenti il Bonus non sarà richiedibile – mentre per il 2025 ci si aspetta un incremento del numero di richieste del cambio di residenza in base all’immobile da ristrutturare. Attenzione, quindi, a questo aspetto importante. Ai fini della detrazione vale la data del pagamento delle spese non il momento in cui si eseguono i lavori.
Completando, ad esempio, gli interventi sulla seconda casa nel 2024 ma pagando le fatture nel 2025 allora la detrazione sarebbe del 36%. Ecco perché bisogna pagare ora, prima del 1° gennaio 2025, i lavori. A conclusione è doveroso sottolineare come potrebbe arrivare una proroga del 50% anche per le seconde case ma la certezza su come sarà strutturato il Bonus ristrutturazione si avrà solo con la pubblicazione ufficiale della Legge di Bilancio 2025.