Ogni condominio deve presentare un bilancio condominiale, che deve presentare caratteristiche precise per essere a norma. Occhio anche alla tempistica.
Vivere in un palazzo, come tutti sanno, può comportare qualche limitazione e la necessità di attenersi a un regolamento, che deve essere sottoscritto a maggioranza dai condomini nel corso dell’assemblea. In casi simili eventuali discussioni, anche piuttosto pesanti, possono nascere, per questo può essere determinante il ruolo dell’amministratore, che dovrebbe fare il possibile per riportare la calma. È suo compito anche presentare il bilancio condominiale, che è considerato il documento più importante della gestione.
A spiegare come procedere in questi casi ci pensa l’articolo 1130 del Codice Civile, dove si sottolinea la necessità di redigere il rendiconto con cadenza annuale, con cui si testimonia cosa è accaduto nei dodici mesi precedenti. Fatto questo, si deve convocare l’assemblea per l’approvazione, avendo cura di organizzarla entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio.
A cosa serve il bilancio condominiale e quando presentarlo
L’incarico di amministratore di condominio può essere impegnativo, ma non è eterno, ha durata di un anno, spetta poi ai condomini decidere se rinnovare la loro fiducia all’incaricato. È in occasione dell’assemblea che si deciderà poi l’approvazione del bilancio condominiale, documento che consentirà ai condomini di avere uno sguardo di insieme su quanto avvenuto negli ultimi dodici mesi.
Se vogliamo però essere precisi il termine “bilancio condominiale” non sarebbe del tutto corretto, questo è infatti un resoconto, che serve per avere un quadro chiaro delle spese effettuate dall’amministratore nel corso della gestione. Si avrà modo così di capire come siano state spese le varie risorse disponibili e se ci siano eventuali pendenze a cui sarà necessario porre rimedio. In genere nell’assemblea convocata per la sua approvazione, si lavora anche a un bilancio preventivo, che permette di avere una visione sulla gestione prevista nei mesi successivi. Nel preventivo si proveranno a stimare le spese che dovranno essere sostenute, come quelle per eventuali lavori, pur tenendo presenti come possano esserci margini di errore quando si deciderà l’intervento. È inoltre previsto un un piano dei pagamenti per l’anno in corso, che dovrà essere saldato da ogni condomino in parti uguali in anticipo.
Il bilancio condominiale per essere ritenuto regolare deve contenere alcuni elementi ben precisi. Si parte con una relazione stilata dall’amministratore sull’andamento dell’anno e sul condominio in generale, comprendenti anche eventuali cause in cui il condominio può essere coinvolto. Successivamente si procede con l’indicazione delle varie spese sostenute nell’anno precedente, con indicazione di cassa iniziale e finale, in modo tale da avere un quadro preciso di entrate e uscite. Ogni movimento di denaro deve essere depositato nel conto corrente condominiale, così da renderlo trasparente a tutti.
Non deve mancare poi la situazione patrimoniale del condominio, comprendente i fondi a disposizione, le somme che devono entrare e quelle che devono uscire. A questo si aggiungono le spese raggruppate per fornitore e per tabella millesimale applicata, relative a una singola gestione.
Qualora il bilancio condominiale non dovesse essere approvato, il documento non avrà alcun valore. Non si tratta però di una situazione che permetterà ai condomini di sentirsi esenti dalle richieste presentate dai creditori. Se ci si dovesse rendere conto di un errore e si sia votato in modo contrario all’approvazione, è possibile presentare ricorso al giudice di pace entro un tempo massimo di trenta giorni.