Usi il WiFi del vicino? Ecco cosa rischi se lo fai: attenzione massima. Vediamo insieme cosa dice la legge.
La tecnologia ha ovviamente rivoluzionato le nostre vite: ogni giorno usiamo i dispositivi tecnologici per ogni singola attività quotidiana. Difficile trascorrere un’intera giornata senza guardare ad esempio la televisione: in tv, è possibile seguire telegiornali, ammirare trasmissioni sportive, divertirsi con reality o con game show, rilassarsi con un bel film o con una serie televisiva. Con l’arrivo dei servizi di streaming online, tutti hanno a disposizione – previo pagamento di un abbonamento – cataloghi illimitati ricchi di prodotti impressionanti. Usando le smart tv, bisogna avere sicuramente una buona connessione internet: in caso contrario, non riuscirete a sfruttare pienamente le potenzialità di questi moderni apparecchi.
Per avere internet in casa, serve sottoscrivere un contratto con un operatore che vi invierà un modem adatto alla connessione con il Wi-Fi: in questo modo, riuscirete ad avere la rete in ogni angolo dell’abitazione (in caso contrario potete tranquillamente acquistare dei ripetitori). Le promozioni, al giorno d’oggi, non richiedono grandissimi investimenti: con pochi euro al mese, potete quindi divertirvi facilmente. In Italia, non mancano però furbetti che “rubano” la connessione internet del vicino, sfruttando proprio le caratteristiche del Wi-Fi (la rete, spesso e volentieri, si estende anche al di fuori delle mura domestiche). Ma sapete cosa rischia chi lo fa? Vediamo cosa dice la legge (qui ti abbiamo spiegato cosa fare per scoprire se ti hanno rubato dati sensibili).
Anche tu usi il Wi-Fi del vicino? Cosa rischi se lo fai: ecco cosa dice la legge
Quando si parla di internet, è impossibile non prendere in esame anche la tematica della sicurezza. Se avete una rete pubblica e non protetta da una password, difficilmente riuscirete a difendervi: in questo caso, tutti potrebbero utilizzare il vostro Wi-Fi per connettersi ad internet. Ma se viene violata la connessione internet altrui, ecco che si parla di reato. Il reato di truffa vero e proprio si chiama Wardriving, letteralmente attaccare alla guida. In pratica i furbetti usano un’automobile passando accanto ad abitazioni, uffici e bar e con un pc collegato ad un ricevitore GP ruba le password e gli IP altrui. In questo caso, si rischiano anche 3 anni di reclusione (Criptovalute: qui ti abbiamo svelato le truffe più comuni).
Come dicevamo pocanzi, se viene usata una rete privata ma priva di password non si commette alcun illecito. Il proprietario, per scelta volontaria, decide di non proteggere la rete. Diverso è il caso in cui un malintenzionato usa la rete di un proprietario per commettere reati penali come detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici. In questo caso, la pena prevista può arrivare fino a tre anni di reclusione. Occhio quindi ad ogni singola attività giornaliera, anche quella che sembra priva di conseguenze: rischiare un reato potrebbe non essere così difficile con internet..